Nella cultura popolare si dice che una persona estremamente allegra, che trova sempre il lato positivo di tutte le cose e in tutte le situazioni, vede rosa.
Vedere rosa diventa perciò sinonimo di vedere le cose in modo positivo ed è un modo di dire radicato nella società.
Non a caso Napoleone Bonaparte disse "Niente rende il futuro così roseo come il contemplarlo attraverso un bicchiere di Chambertin.", dove per futuro roseo si intente proprio un futuro ricco di soddisfazioni, visto come qualcosa di bello e positivo.
Come dal ciliegio si staccano i fiori nel giro di una notte, così nella rosea alba le stelle si staccano dal cielo. (proverbio cinese)
Sempre diffusa nella cultura popolare è l'associazione del colorito roseo delle guance ad uno stato di buona salute. Avere le guance rosee equivale a stare bene.
Navigando un po' su internet alla ricerca di detti, proverbi o credenze popolari sul colore rosa mi sono imbattuta in una citazione che fa vedere quanto sia immediata l'associazione tra il colore rosa e l'essere femmina:
"Dio era sicuramente maschio. Perché se fosse stato femmina, avrebbe certamente dipinto il cielo di rosa." cit. Mauroemme.
Il rosa come simbolo di femminilità è un'idea radicata nella società e fa parte della cultura popolare.
Nelle superstizioni legate ai matrimonio usare il rosa come colore del vestito si dice sia indice di una perdita di denaro e che per questo sarebbe meglio evitarlo. Per saperne di più clicca qui.
La pantera rosa è una saga cinematografica che comprende 11 film. La locandina sottostante è quella del primo film uscito nel 1963.
La vie en rose è un film del 2007 dedicato alla vita della cantante,dell'omonima canzone, Edith Piaf.
Il rosa nudoè un film del 2013 che parla della persecuzione nazista nei confronti degli omosessuali.
Ma il colore può essere protagonista pur non comparendo nel titolo infatti qui di seguito sono riportate la palettes di colore delle scene di alcuni film, all'interno delle quali compare il rosa medio.
I colori nei film vengono usati anche per influenzare le emozioni degli spettatori e far arrivare in modo incisivo una determinata sensazione e idea. (farefilm.it)
Il rosa può essere usato per diversi motivi:
se le tonalità usate nelle scene sono chiare e pastello allora si vuole trasmettere una sensazione di tranquillità o l'idea di innocenza o di purezza d'animo
se acceso e tendente al fucsia invece può voler indicare frivolezza o far pensare a qualcosa di glamour
L'occhio umano è sensibile solamente alle onde elettromagnetiche con lunghezze d'onda comprese tra 400 e 700 nm, questo intervallo è chiamato spettro del visibile ed solo una piccola porzione dell'intero spettro. Ad ogni lunghezza d'onda presente nello spettro del visibile è associato un determinato colore. Il colore definito dal Comitato sulla Colorimetria della Optical Society of America è: " Il colore consiste nelle caratteristiche della luce diverse dalle inomogeneità spaziali e temporali; la luce essendo quell'aspetto dell'energia raggiante di cui l'osservatore umano ha conoscenza attraverso la sensazione visiva che nasce dalla stimolazione della retina dell'occhio".
Ma dov'è il rosa medio?
Lo spettro visibile non contiene come si può pensare tutti i colori che l'occhio e il cervello possono distinguere: il marrone, il rosa, il magenta, per esempio, sono assenti, in quanto si ottengono dalla sovrapposizione di diverse lunghezze d'onda.
Di pianeti extrasolari ce ne sono numerosi, molti di colori differenti da quelli del nostro sistema solare, ma mai di colore rosa.
"Da qualche parte, qualcosa di incredibile è in attesa di essere scoperto."
(Carl Sagan)
Il team di astronomi della NASA, dedito all'osservazione, attraverso il telescopio Subaru a raggi infrarossi, ha scoperto un pianeta chiamato GJ 504b, di colore rosa, nella costellazione della vergine.Michael McElwain, facente parte del team, ne descrive il colore come fiore di ciliegio scuro, magenta spento.
Ma non è il colore a strabiliare maggiormente gli scienziati, quanto il fatto che sia il pianeta con la massa più piccola individuato tramite osservazione diretta.
Il fenomeno dell'acqua rosa è uno spettacolo suggestivo che la scienza è stato in grado di spiegare.
Il Lago Hillier, lago salato dell'Australia occidentale, deve il suo colore alla presenza di alghe ricche di carotenoidi.
In Africa Occidentale in Senegal abbiamo il lago Retba il cui colore è dovuto alla presenza di un batterio, il cui nome scientifico è Desulfohalobium retbaense.
In Italia ci sono le saline di Cervia che sono rosa per la presenza dell'alga dunaliella.
La laguna rosa dello Yucatan è abitata dal placton rosso e da un elevato numero di artemie (piccoli crostacei di color rosso).
Ma parlando di scienza e di rosa non posso non citare lo studio condotto dai ricercatori della Newcastle University, che cerca di spiegare 'se e perché' questo colore sia prediletto dalle donne rispetto agli uomini. Dallo studio è emerso che, effettivamente, c'è una preferenza da parte delle donne dei colori sui toni del rosso. Hanno ipotizzato che questa preferenza sia riconducibile al tempo in cui gli uomini andavano a caccia e alle donne era assegnato il compito della raccolta, durante la quale dovevano prestare attenzione alle bacche e ai frutti rossastri perché maturi e quindi commestibili.
Aleksandr Nikolaevic Skrjabin, compositore e pianista russo, metteva in stretta correlazione musica e colori, tant'è che possedeva un tastiera con i tasti opportunamente colorati, suonando melodie fuori dal senso comune perché si lasciava trascinare da un colore più che da un altro senza pensare alle note in sé.
I colori diventano importante strumento per comunicare emozioni o generare immagini anche nei testi delle canzoni. Vediamo qualche canzone in cui viene usato il colore rosa.
CON IL NASTRO ROSA (1980) -Lucio Battisti
Inseguendo una libellula in un prato
un giorno che avevo rotto col passato
quando già credevo di esserci riuscito
son caduto.
Una frase sciocca un volgare doppio senso
mi ha allarmato non è come io la penso
ma il sentimento era già un po' troppo denso
e son restato
Chissà, chissà chi sei chissà che sarai
chissà che sarà di noi
lo scopriremo solo vivendo
Comunque adesso ho un po' paura
ora che quest'avventura
sta diventando una storia vera
spero tanto tu sia sincera!
Il magazzino che contiene tante casse
alcune nere alcune gialle alcune rosse
dovendo scegliere e studiare le mie mosse
sono alle impasse
Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa
con la mia cassa ancora con il nastro rosa
e non vorrei aver sbagliato la mia spesa o la mia sposa.
Chissà chissà chi sei chissà che sarai
chissà che sarà di noi
lo scopriremo solo vivendo
Comunque adesso ho un po' paura
ora che quest'avventura
sta diventando una storia vera
spero tanto tu sia sincera!
FIORI ROSA, FIORI DI PESCO (1970) - Lucio Battisti
Fiori rosa fiori di pesco
c'eri tu
fiori nuovi 'stasera esco
ho un anno di più
stessa strada, stessa porta.
Scusa
se son venuto qui questa sera
da solo non riuscivo a dormire perché
di notte ho ancor bisogno di te
fammi entrare per favore
solo
credevo di volare e non volo
credevo che l'azzurro di due occhi per me
fosse sempre cielo, non è
fosse sempre cielo, non è
posso stringerti le mani
come sono fredde tu tremi
no, non sto sbagliando mi ami
dimmi che è vero (x4)
dimmi che noi non siamo stati mai lontani
dimmi che è vero
ieri era oggi, oggi è già domani
dimmi che è vero
dimmi che è ve...
Scusa credevo proprio che fossi sola
credevo non ci fosse nessuno con te
oh scusami tanto se puoi
signore chiedo scusa anche a lei
ma io ero proprio fuori di me
io ero proprio fuori di me quando dicevo:
posso stringerti le mani
come sono fredde tu tremi
no, non sto sbagliando mi ami
dimmi che è vero (x3)
Nelle due canzoni citate di Battisti, oltre a ritrovare il colore rosa, nei testi, si trovano altri colori evidenziati in rosso.
Nell'articolo Tutti i colori del rock sono riportate alcune delle canzoni più famose che contengono colori nel titolo. Qui di seguito allego il testo e il video di una delle canzoni e i nomi con i link dei video di tutte le canzoni che contengono il rosa. Per chi fosse curioso di sapere qualcosa in più sull'argomento lo invito ad aprire l'articolo sopra linkato.
PINK CADILLAC (1999) - Bruce Springsteen
TESTO
You may think I'm foolish
For the foolish things
I do You may wonder how come I love you When you get on my nerves like you do
Well baby you know you bug me
There ain't no secret 'bout that
Well come on over here and hug me
Baby I'll spill the facts
Well honey it ain't your money
'Cause baby I got plenty of that
I love you for your pink Cadillac
Crushed velvet seats
Riding in the back
Oozing down the street
Waving to the girls
Feeling out of sight
Spending all my money
on a Saturday night
Honey I just wonder what you do there in back Of your pink Cadillac
Pink Cadillac
Well now way back in the Bible
Temptations always come along
There's always somebody tempting
Somebody into doing something they know is wrong
Well they tempt you, man, with silver
And they tempt you, sir, with gold
And they tempt you with the pleasures
That the flesh does surely hold
They say Eve tempted Adam with an apple
But man I ain't going for that
I know it was her pink Cadillac
Crushed velvet seats
Riding in the back
Oozing down the street
Waving to the girls
Feeling out of sight
Spending all my money
on a Saturday night
Honey I just wonder what it feels like in the back
Of your pink Cadillac
Now some folks say it's too big
And uses too much gas
Some folks say it's too old
And that it goes too fast
But my love is bigger than a Honda
It's bigger than a Subaru
Hey man there's only one thing
And one car that will do
Anyway we don't have to drive it
Honey we can park it out in back
And have a party in your pink Cadillac
TRADUZIONE
Tu puoi credere che io sia stupido
Per le cose stupide che faccio
Tu puoi chiederti come faccia ad amarti Quando mi fai arrabbiare come sai fare tu
Bene bambina lo sai tu mi irriti
Non c'è alcun segreto su questo
Bene, vieni qui e abbracciami
Bambina, dimenticherò i fatti
E non lo faccio per i tuoi soldi
Perchè bambina ne ho fin troppi
Ti amo per la tua Cadillac Rosa
Sedili in velluto sgualciti
Viaggiare sul retro
Giù per le strade
Salutare le ragazze
Sentirsi fuori portata
Spendere tutti i miei soldi
Il Sabato notte
Cara, Mi chiedo cosa tu faccia sui sedili posteriori
della tua Cadillac rosa
Cadillac Rosa
Bene, ora torniamo indietro nella Bibbia
Le tentazioni sono sempre accadute
C'è sempre qualcuno che tenta
Qualcun'altro fare qualcosa che sanno che è sbagliato
Bene, ti tentano, uomo, con l'argento
E ti tentano, uomo, con l'oro
E ti tentano con i piaceri
Che la carne sicuramente prende
Dicono che Eva tentò Adamo con una mela
Ma uomo, non sono caduto in tentazione per questo
Io lo so, mi è capitato per la sua Cadillac Rosa Sedili in velluto sgualciti
Viaggiare sul retro
Giù per le strade
Salutare le ragazze
Sentirsi fuori portata
Spendere tutti i miei soldi
Il Sabato notte
Cara, Mi chiedo come ci si senta sui sedili posteriori della tua Cadillac rosa
Ora alcuni dicono che è troppo grossa
E consuma troppo
Altri dicono che è troppo vecchia
E va troppo veloce
Ma il mio amore è più grande di una Honda
Più grande di una Subaru
Hei ragazzo c'è solo una cosa
Una sola macchina che ha i requisiti Comunque non dobbiamo guidarla
Eos per i greci o Aurora per i romani era la dea che apriva il giorno. Eos viene chiamata anche la Dea dalle dita rosate proprio per il colore che il cielo assume all'alba.
La Dea ebbe molti uomini ma il primo tra questi fu Titone, per il quale chiese il dono dell'immortalità ma si dimenticò di chiedere la bellezza.
Proprio questo episodio racconta Omero nel suo Inno a Venere.
...E quel famoso garzoncel, che piacque
Alla rosata figlia del mattino,
Di non aggiunger l'ultima sera;
Un cenno lo sorrise il re Superno
Apollo e Aurora, Gérard de Lairesse, 1671, olio su tela
Il rosa è ricorrente quando si parla dei fiori di loto e delle leggende ad essi legate.
Il fiore di loto è presente in molte culture come quella egiziana, per la quale è simbolo di rinascita, nel Buddismo come simbolo di illuminazione e purezza divina e nell'induismo, simbolo di benessere.
La particolarità di questo fiore consiste nella sua chiusura al termine di ogni giornata e la sua riapertura al mattino. Viene visto come simbolo di purezza perché i suoi petali sono idrofobi e quindi respingono l'acqua e le impurità.
Il fiore di Loto può essere di diversi colori e ogni colore assume un differente significato simbolico: il rosa è simbolo delle divinità ed è quello maggiormente usato nelle cerimonie delle religioni orientali.
Qualunque sia il suo colore però, questo fiore, ha una valenza comune, cioè quella della supremazia dello spirito e della coscienza sulla materialità e la malvagità.
Per saperne di più sulla Simbologia del Fiore di Loto clicca qui.
Qui di seguito riporto parti di due leggende, la prima della cultura egiziana e la seconda della cultura giapponese:
1-
“Le Istruzioni di Amenemeth”
(Libri della Sapienza)
Amenemhet era un Sovrano con qualità di scriba e teneva una lezione a suo figlio sulla misericordia del Nether- Wa, Dio-Unico, verso gli uomini.
Dopo un po’, il ragazzo, piuttosto scettico, gli fece una domanda:
“Signore, – disse - Come può Dio occuparsi di tutti gli uomini che sono tanti, tanti e poi tanti ancora ed ancora di più?”
Dopo un attimo di riflessione, Amenemhet chiese:
“Figlio, hai mai contemplato un fior di loto?”
“L’ho fatto, sì.” rispose l’altro con accento un po’ stupito.
“Lo sai, figlio, che ogni sera il LunareThot provvede a chiudere ognuno dei petali del calice del fior di loto, affinché né insetti, né animali,
né vento o acqua lo danneggi? E lo sai che ogni mattino il Solare Horo provvede a riaprire quei petali per ridare al fiore vita e bellezza?…
Se due Divinità importanti come Thot ed Horo si occupano di un umile fiore, come puoi dubitare dell’interessamento di Dio verso l’uomo,
la più importante ed amata delle sue creature?”
2-
Circa duecento anni fa una serie di malattie si abbatté su Binai (Kyoto). Migliaia di persone morirono. L’epidemia si spinse fino a Inumi, dove viveva il signore di Koriyama, e colpirono anche lui. Dottori furono fatti venire da ogni parte, ma fu inutile. Il contagio si diffuse e, tra la costernazione di tutti, non solo il signore di Koriyama ne fu colpito, ma anche la moglie e i figli...
[Nella leggenda un eremita si presenta a corte e afferma che per fermare la malattia sarebbero dovuti essere puliti i fossati, riempiti d'acqua e piantati i fiori di loto e che se il padrone avesse fatto ciò per tempo allora avrebbe evitato allo spirito maligno della malattia di entrare. Piantati i fiori la famiglia del signore si riprese. passati alcuni anni quando al signore fu succeduto il figlio, i fossati erano stati un po' trascurati e un samurai, passando vicino ad uno di questi, vide dei bambini giocare vicino alle sponde del fossato, per paura di vederli cadere cercò di avvicinarli ma questi si tuffarono in acqua senza più risalire e lui pensò di essersi imbattuto in uno spirito maligno. Qualche giorno dopo un altro samurai si trovò a passare per quel fossato e incontrò un gruppo di bambini, così convinto di trovarsi al cospetto di spiriti maligni dato anche il loro aspetto ammaliante con la sua spada li uccise tutti.]
...Quando spuntò il giorno, non trovò altro che steli di loto che spuntavano dall’acqua vicino a lui.
“Ma la mia spada ha colpito ben di più che steli di loto”, pensò, “Se non ho ucciso i kappa che ho visto in forma umana, quelli dovevano essere gli spiriti del loto. Che terribile colpa ho mai commesso? Sono stati gli spiriti del loto che hanno salvato dalla morte il nostro signore Koriyama e la sua famiglia! Ahimè, che ho mai fatto! Io, un samurai, il cui sangue appartiene al suo padrone fino all’ultima goccia, ho estratto la spada proprio contro i più fedeli amici del mio padrone! È necessario che io plachi gli spiriti uccidendomi”.
Ippai recitò una preghiera, poi, sedendo su un masso a lato dei fiori di loto caduti, fece harakiri.
Il loto continuò a fiorire, ma dopo questi fatti non furono mai più visti spiriti del loto.
Un altra cosa che ha un ruolo in numerose culture è la perla. Nella religione dell'Indo-Pacifico vede le perle come gocce d'acqua cadute dal cielo nel mare. L'origine delle perla per gli antichi greci era associata ad Afrodite. Essi credevano infatti che si generassero dalla schiuma del mare e simboleggia il fascino della dea. Un'altra ipotesi sulla sua genesi è che le perle siano le lacrime degli dei.
Il pensiero dominante sull'origine delle perle in Europa è quella di vedere le perle come gocce d'acqua solidificate, aiutate dalla luce della luna. Anche gli spagnoli e le tribù americane avevano formulato simili ipotesi. Tutte queste popolazioni, tra loro distanti, avevano ipotizzato che si originassero dall'acqua e vi avevano attribuito qualità soprannaturali.
I colori delle perle sono stati associati a determinate qualità: il colore nero o oro con la ricchezza, blu con amore e il rosa con il successo. Qualcosa in più sulle perle.
La più importante racconta che questo delfino, al calar della notte, si trasformi in un bellissimo uomo vestito di bianco con la capacità di sedurre qualunque donna dei villaggi vicini e che poco prima dell'inizio del giorno riprenda le sue sembianze.
Se torniamo in Italia vi è una leggenda che spiega perché le dolomiti al tramonto si tingono di rosa ed è La leggenda di Re Laurino.