martedì 15 novembre 2016

Qualcosa in più sul rosa! (n°3)

Durante lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento ad opera dei nazisti anche gli omosessuali sono stati perseguitati, per indicare queste persecuzioni viene usato il termine omocausto . Nei campi di concentramento venivano riconosciuti grazie al triangolo rosa di stoffa, cucito all'altezza del petto, se erano uomini e nero se erano donne. 
La scelta del colore rosa era un segno dispregiativo perché simbolo di effeminatezza mentre il nero era simbolo di asocialità. 
L'assegnazione di questo triangolo rosa era regolamentata dal paragrafo 175 dell'emendamento nazista. 

Successivamente con il movimento di liberazione sessuale il triangolo rosa, in gesto di sfida, è stato assunto come simbolo del partito gay invertendo la disposizione della punta dal basso verso l'alto, a significare proprio il ribaltamento del suo significato.
L'emendamento nazista al paragrafo 175, che trasformava l'omosessualità in un reato penale, è rimasto invariato nel Codice penale della Repubblica Federale Tedesca fino a 24 anni dopo la guerra.
Solo nel 2002 il governo tedesco ha chiesto scusa ufficialmente alla comunità gay.

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