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lunedì 19 dicembre 2016

Qualcosa in più sul rosa! (n°6)

Durante la ricerca del mio colore all'interno della produzione architettonica mi sono imbattuta in un architetto Luis Barragàn che rende punto focale delle sue opere proprio il colore. Ricorrente è l'uso di una specifica gradazione di rosa che seppur differente dal rosa medio è protagonista indiscusso delle sue costruzioni. 
Casa Barragàn, Luis Barragàn, Città del Messico, 1948
Los Clubes, Luis Barragàn, Città del Messico, 1966-68 

Casa Gilardi, Luis Barragàn, Città del Messico, 1975
Casa Galvez, Luis Barragàn, Città del Messico, 1955
E' quasi immediato trovare una somiglianza tra queste opere e i quadri surrealistici di De Chirico infatti è definita surrealista anche il tipo di architettura che fa Barragàn. Allego di seguito il link con la biografia dell'architetto e un link di approfondimento sull'operato di Barragàn dove vengono analizzate molte delle sue opere.
Per saperne di più sulla sua biografia clicca qui.
Per  saperne  di  più  sulle sue  opere  clicca qui.


sabato 3 dicembre 2016

Qualcosa in più! (n°5)

Il rosa in tutte le sue sfumature tra cui anche il rosa medio è il colore maggiormente usato dalla Disney nei vestiti delle principesse.
Cenerentola, Disney, 1950
Aurora, La bella addormentata nel bosco, Disney, 1959
Ariel, La sirenetta, Disney 1989
Mulan, Mulan, Disney, 1998
Rapunzel, Rapunzel-L'intreccio della torre, Disney 2010

martedì 22 novembre 2016

Qualcosa in più! (n°4)

THE TUTU' PROJECT
Bob Carey fotografo professionista gira il mondo scattandosi foto con indosso solo un tutù rosa. Lo fa' per donare un sorriso a sua moglie che è malata di cancro al seno. 
Delle sue foto ne ha fatto un libro il cui ricavato viene donato alla fondazione da lui creata per la ricerca contro questa malattia.


Per leggere di più su questa storia Clicca qui.

martedì 15 novembre 2016

Qualcosa in più sul rosa! (n°3)

Durante lo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento ad opera dei nazisti anche gli omosessuali sono stati perseguitati, per indicare queste persecuzioni viene usato il termine omocausto . Nei campi di concentramento venivano riconosciuti grazie al triangolo rosa di stoffa, cucito all'altezza del petto, se erano uomini e nero se erano donne. 
La scelta del colore rosa era un segno dispregiativo perché simbolo di effeminatezza mentre il nero era simbolo di asocialità. 
L'assegnazione di questo triangolo rosa era regolamentata dal paragrafo 175 dell'emendamento nazista. 

Successivamente con il movimento di liberazione sessuale il triangolo rosa, in gesto di sfida, è stato assunto come simbolo del partito gay invertendo la disposizione della punta dal basso verso l'alto, a significare proprio il ribaltamento del suo significato.
L'emendamento nazista al paragrafo 175, che trasformava l'omosessualità in un reato penale, è rimasto invariato nel Codice penale della Repubblica Federale Tedesca fino a 24 anni dopo la guerra.
Solo nel 2002 il governo tedesco ha chiesto scusa ufficialmente alla comunità gay.

giovedì 10 novembre 2016

Qualcosa in più sul rosa! (n°2)

Codici del colore
 Lo scienziato americano Alexander Schauss negli anni 60 effettuò degli studi sulla capacità dei colori di influenzare i livelli ormonali e arrivò a scoprire che il rosa dai lui denominato inizialmente pink P-618 agisce sull'organismo rallentandone il battito cardiaco e la respirazione avendo così un potere calmante.
Questa tonalità di rosa fu poi rinominata rosa Baker-Miller dal nome del penitenziario dove fu concesso a Schauss di mettere in pratica i suoi studi tramite esperimenti comportamentali. Proprio per la sua capacità di agire come un farmaco calmante si è guadagnato il soprannome di 'Drunk Tank Pink' letteralmente 'rosa della cella degli ubriachi'.



Sitografia:


martedì 1 novembre 2016

Qualcosa in più sul rosa! (n°1)

Una divinità della religione satirica è l'Invisibile Unicorno Rosa che paradossalmente è sia invisibile che colorato allo stesso tempo. 
E' comparso per la prima volta sul web negli anni 90 e poi si è trasformato in un fenomeno popolare ,proprio nei siti e nei forum di carattere ateistico, con lo scopo di divertire, criticare e far satira sulle credenze teistiche. Con questa ''divinità'' si vuole dimostrare che, per gli atei, quanto predicato dai teisti ha la stessa credibilità che ha l'Invisibile unicorno rosa per loro.

Nel 1994-95 fu creato addirittura un manifesto con tutti i dettagli di questa religione.
Proprio da questo documento è tratta la più famosa citazione sull'Invisibile Unicorno Rosa:
« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, il Credo negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »


Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Invisibile_Unicorno_Rosa